Adam Kallon: Il mercato in ogni città è contemporaneo, “l’Asta, l’ hai vista”
Adam hai aperto il 2017 all’insegna dell’arte contemporanea, ci spieghi cosa vuole dire arte contemporanea?
Ormai il mondo contemporaneo è sempre più di fretta.
Siccome il tempo è denaro e il denaro bisogna farlo in fretta, le lobby del “soldino facilino” pretendono che gli artisti di ogni ordine grado e categoria realizzino più opere d’arte contemporanea, contemporaneamente.
Ci sveli i segreti del mercato dell’arte contemporanea?
Sul mercato dell’arte contemporanea è presto detto.
Basti pensare al Sabato, a quante città in quello stesso giorno c’è il mercato.
Ecco il mercato contemporaneo.
E in ogni città è una gara a chi lo fa meglio, per cui fare bene il mercato ormai è un arte.
Il mercato d’arte contemporanea, appunto.
Il 10 Maggio del 2016, “Untitled” lavoro di Basquiat del 1982, è stato battuto alla modica cifra di 57.285.000 dollari, può un lavoro di un artista essere venduto a tanto?
Perché?
Lo spessore di un portafoglio è inversamente proporzionale allo spessore del cervello del possessore.
I prodotti battuti all’asta non sono altro che il risultato dei partecipanti che si battono tra loro e suon di rilanci.
Non sono i prodotti messi all’asta a essere battuti, sono le persone a essere battute dalla loro sete di potere.
È infatti nato in queste circostanze il detto: “Asta, l’ hai vista”.
Ma soprattutto: perché si paga in contanti?
Perché all’asta si va con tanti soldi.






