Il monologo della Ferragni (censurato dalla Rai)!

“Ciao sono Chiara, vengo da Cremona e sono una cremina: la crème de la crème, roba buona. 

Ho inventato un nuovo genere di lavoro e sono diventata milionaria: con questo lavoro io campo la mia famiglia, e molte altre; ho messo su casa con uno che è diventato più ricco anche grazie a me, ci amiamo molto, a modo nostro e abbiamo due figli bellissimi (Tiè!). 

Dicono che sono un esempio sbagliato, frustrante per molte ragazzine, ma guardando sul web quel che gira, tra mignotte onlyfans, pusher, e venditori di nulla, io posso ritenermi intellettualmente onesta, sono una splendida vetrina di lusso. 

Sì è vero, può sembrare che questo momento di spettacolo faccia un po’ “sedia con poesia di Natale”, ma nella mia posizione, non ho necessità di fare un reading decente per farmi accettare dal mondo del teatro.

Nei film recitano gli influencer ormai, perché io dovrei sforzarmi a Sanremo? 

Mi diverto un sacco a fare la presentatrice, il cambio d’abito tra un blocco e l’altro lo faccio in un battibaleno, è il mestiere mio. 

Le firme che indosso guadagnano milioni,  di conseguenza tante altre famiglie campano:

certo, in Italia la retribuzione fra uomo e donna, non è ancora paritaria, ma anche grazie al mio esempio sono sicura che altre donne troveranno la forza di ribellarsi e sentirsi libere, esattamente come me, comunque non è che mi posso occupare di tutto io. 

Questo vestito che indosso adesso, sembra mostrarmi nuda, ma è un’illusione ottica, in realtà le parti intime sono state disegnate perché il corpo della donna venga sempre celebrato, pure se sgraziato…, No, aspettate, sgraziato? Quest’ultima frase non l’ho scritta io… , vabbè andiamo avanti, dicevo? Ah sì… , essere donna non è un limite, lottiamo insieme. 

Sentitevi libere, donne! Libere anche di essere povere, di fallire, di rialzarsi e ricadere, d’inventarvi lavori nuovi e seguire i vostri sogni, di ascoltare e abbracciare la vostra bambina interiore. 

Sono in gamba, sono alta, bionda, bellissima e non ho tempo per le cattiverie: ve le lascio tutte. 

Ho solo un rammarico, ma visto che c’erano, da Dior, insomma, le tette non me le potevano disegnare più grandi? 

Eccheccazzo! 

Tiziana Troja, Lucido Sottile

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