La linea dell’arte è continua (l’artista no)!

La linea dell’arte è continua (l’artista no)!

La contemporaneità del gesto artistico, determina simultaneità di mondi e presenze, è nel presente contemporaneo che tutto si confonde.

Nel presente dell’arte, gli istanti della genesi diventano linguaggio dell’arte, la creazione è costante e permanente dal punto di vista esoterico, ma anche exoterico: il significato del gesto è esoterico, l’exoterico è invece specialistico e analitico (apparenza priva di sintesi).

Il simbolo artistico risveglia la conoscenza umana, conoscenza sensoriale che è innata, per questo il linguaggio artistico (o se preferite la simbolica), provoca la nostra conoscenza intuitiva del simultaneo.

L’arte è continuità, è l’artista che è discontinuo, il simbolo lega gli elementi e dimostra l’essere, implica letture e percezioni (positive o negative calibrate sull’individuo).

Il simbolo è espressione di volontà e per questo energia e odore, il simbolo per gli Egizi è fuoco determinato dalla semenza.

La volontà nel simbolo, determina l’insegnamento esoterico, che passa per il linguaggio artistico, tradotto in simbolo, che ci definisce nel tempo e nello spazio, questa è la magia, il ritmo che agisce sul nostro movimento: al simbolo obbediamo tutti, anche quando non cediamo o non crediamo a lui.

Il linguaggio simbolico è lo strumento perfetto, per la trasmissione di contenuti esoterici, è la sua stessa concettualizzazione a scindere la nostra specie di sapiens, ed è questa scissione che consente di contemplare noi stessi fuori dal tempo, la creazione linguistica dell’arte, è costante e continua nel tempo presente!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.