L’affare “spigolatrice di Sapri”

Siccome non di solo vaccino e green pass può vivere l’italiano, e il tema talebani che vietano cose alle donne ormai ha stancato, ecco sorgere dal nulla l’affare spigolatrice di Sapri.
Un tema caldissimo che vede l’estetica soft erotica di Instagram fare la sua irruzione nella statuaria celebrativa di stato.
Neanche a dirlo il ceto riflessivo si è buttato a pesce sulla questione, deliziandoci con erudite riflessioni sul nudo, l’arte, l’emancipazione femminile e il fondamentale apporto della statuaria nella liberazione della donna dalla sua millenaria oppressione.
Nel frattempo il tema del salario minimo viene relegato a mera disquisizione tecnica, perché se la sessualizzazione delle lavoratrici dell’800 è un affare ineludibile, quello di pagare decentemente quelle viventi nel 2021 è un problema su cui non vale la pena soffermarsi.
Della questione se ne occuperanno Draghi e Confindustria, nel modo in cui possiamo facilmente immaginare.
Federico Leo Renzi

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