Vincent van Gogh non sapeva dipingere.
La vera tesi di un noto professore della fine dell’800 il XIX secolo, dichiaro che ” I mangiatori di patate ” è il capolavoro del periodo olandese di van Gogh (1885).
«Un quadro pessimo. Vincent van Gogh non sapeva dipingere.
Ne era consapevole. E probabilmente si è sparato per questo.
Era un uomo di sensibilità fuori dal comune.
Anzi era isterico e pazzo.
Ma non aveva il sapere del pittore.
Che non è poi così diverso dal sapere di un chirurgo.
Pittore è chi sa fare cose che i non-pittori non sanno fare.
La stessa cosa può dirsi per Cézanne.
Cézanne non è mai riuscito a dipingere un nudo di donna decente.
La pittura è un conto, il commercio è un altro: non è il pittore che viene premiato in loro, bensì l’ artista, percepito come un irregolare, un estraneo alla società, cui non si applicano criteri di giudizio comune, tanto che da fine Ottocento è autorizzato a una condotta immorale».
Perciò lei non riconosce un «sapere» in quadri come Gli iris o I girasoli? «Intravedo la volontà di raggiungere un risultato espressivo, ma vedo anche la tecnica pittorica sia deludente non sa mescolare i colori, esce di continuo dai bordi, mescola i colori magri con quelli grassi, non aspettare che si asciughi i colori in modo adeguato creando spaccature ed incrinature, impasta tutto come una focaccia sbrodola, utilizza spesso colate di trementina ed olio di lino le spalma dappertutto, le tele sono di pessima qualità come i telai in legno marcio, continua a mangiarsi il giallo come dentifricio, schiaccia i colori come se fosse maionese, ma diamine signor Vincent van Gogh un po’ di attenzione.
parola di Scala detto Scaligero.