ZOOM CAPOTERRA: Terza età non rinnovata?

ZOOM CAPOTERRA: Terza età non rinnovata?

Oggi sul principale quotidiano isolano, si racconta dell’Università della terza età, termina l’anno Accademico e Salvatore Carboni viene confermato presidente, polo e stimolo d’eccellenza locale che ha consentito corsi di letteratura, informatica, lingue straniere, laboratori di pittura, di ceramica, di filigrana di carta da lavorare e conferenze sulla storia della Sardegna e del Risorgimento.

Stimolo per duecento iscritti che non vogliono smettere di studiare e d’innestare conoscenze su conoscenze e competenze su competenze: orientamento e formazione in questo mondo complesso e interconnesso, durano l’intera vita e costituiscono una necessità per coltivare benessere individuale e relazionale.

Stranamente questa volta, nonostante il palese successo dell’attività nel territorio, manca il commento istituzionale (sovente politico) della maggioranza, ricordo anche che le scorse amministrative, il candidato Sindaco Beniamino Piga, voleva innestare sull’Università della terza età  una scuola civica d’arte contemporanea, proprio per ampliare l’offerta territoriale, e contaminare culturalmente i passaggi generazionali in un’ottica di formazione comune circolare.

Il socialista Silvano Corda, consigliere di minoranza mi riporta:

La sede dell’Università della terza età era stata individuata come hub vaccinale, questo ha ovviamente destabilizzato: maltrattati, di fatto sfrattati da quest’amministrazione.

Il Sindaco non ha avuto nessuno scrupolo nel revocare la loro sede, a parole si mostrava in campagna elettorale attento alle problematiche degli anziani residenti.

Forse nel nome del rinnovamento ha ritenuto l’Università della terza età meno necessaria di un centro vaccinale?”.

Approfondisco la questione chiedendo lumi anche all’ex Sindaco Francesco Dessi , oggi consigliere di minoranza (forse qualcuno ha dimenticato che la sua lista civica alle scorse comunali è stata la più votata in assoluto prima del ballottaggio?) che mi riporta che:

“L’attività si svolgeva prevalentemente in una parte dei locali del centro Meccano, poi nel nome del rinnovamento sono stati cacciati.

Mi risulta che al momento non abbiano un locale per svolgere la loro attività.
Il Centro Meccano dopo avere fatto da hub vaccinale adesso è quasi in stato d’abbandono, la maggioranza ha tentato di dirottarlo verso altre attività con una gara d’appalto, alla quale non ha partecipato nessuno”.

p.s. A seguire la storia del Centro Meccano a partire dal rinnovamento, diceva il candidato Sindaco sconfitto al ballottaggio per lo 0,1%, e l’astensionismo del 55% , Beniamino Piga:

 

“Lo spazio sarebbe un laboratorio di produzione audiovideo, grafica, scenografia, arti visive finalizzate all’arredo urbano, Design e decorazione d’interni.
Il polo andrebbe sotto forma di scuola civica d’arte contemporanea, a intercettare una grave criticità, di tutta l’area di Cagliari Città metropolitana, quella dell’assenza di pubblica Alta Formazione Artistica.”
Tale polo consentirebbe anche un focus permanente sulla storia dell’arte e degli artisti a Capoterra, in un’ottica d’ampliamento dell’offerta turistica.
La visione progettuale d’insieme, è da intendersi come ponte tra l’Università della terza età e l’alfabetizzazione sociale civica di base rivolta ai bambini, intermediata da Capoterra 2.0, da sempre presente sul territorio con corsi di prevenzione e intervento antincendio (criticità del nostro territorio, in particolare nel periodo estivo).

 

Alta Formazione Artistica a Capoterra

 

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