Proposta Fallica, Sadica e Aggressiva.

Proposta Fallica, Sadica e Aggressiva.

Nella antica Grecia ed in altri luoghi e tempi, gli uomini non erano inconsapevoli della funzione naturale del fallo, e riconoscevano di essere preda del forte desiderio sessuale di manifestare con violenza la passione animalesca, oggi la violenza sulle donne è pratica quotidiana.
Nel campo dell’ arte ci sono moltissime raffigurazioni su queste pratiche, molto spesso con esseri mitologici per metà capra e metà uomo.

Artisti greci testimoniavano nelle rituali manifestazioni Dionisiache pagane e religiose enormi falli trasportati in cortei danzanti al suono dolce del flauto del dio Pan. In sul onore venivano costruiti templi e luoghi di culto.

La vitalità del fallo era insaziabile, atti naturali, istintivi e permissivi.

Molte sono le leggende, storie d’amore sublimate e poi narrate nei diffusissimi teatri di personaggi eroici e mitologici , spesso con finali drammatici. Opere famose sono le storie di Euripide, l’Odissea e l’Iliade, Orfeo ed Euridice,  Eracle e Onfale, ecc.

L’oggetto dall’ atteggiamento sensualmente persuasivo, rimanda ad una felicità senza dovere e senza responsabilità è il male dei nostri tempi per le violenze quotidiane che subiscono le donne.

Viviamo la nostra libertà sempre di più in situazioni che provocano un ansia insopportabile perché mancano informazioni Culturali su atti e fatti che subiscono gli individui.
A ragione o a torto l’inconveniente del dubbio criterio, il rapporto tra opera e realtà rischia di rendere ciechi alle sue virtù essenziali ed il fallo si trasforma in un buon esempio di perversione ” stravagante”.

L’opera si presenta sospesa in una eccitazione astratta guidata dal desiderio e dal piacere, sempre disponibile e priva di riguardo nei confronti della bellezza e in genere della forma.

L’oggetto diventa un fenomeno mediatico, e svolge il suo ruolo limitato per scarsa conoscenza culturale, oltre il senso del desiderio non c’è nulla.

La sensualità umana si manifesta in una varietà di forme e procedure pervertite che funzioneranno da antagonismo di fondo.

Antonio Milanese, Comandante Polvere

Gennaro Cilento: mutazione antropologica.

Mutazione Antropologica

 

Le opere di Gennaro Cilento possono sembrare fantasmagoriche, visionarie, ma non lo sono.

Esse rientrano nella pratica sprezzante della simulazione del reale che si manifesta nella palude della psiche dell’essere, e di conseguenza si concretizza nel tessuto sociale e familiare.

 

 

In questo ambito si accumulano emozioni, nuove sensazioni, sconcertanti credenze.

In condizioni estreme nasceranno nuovi valori funzionali, protesi a dissacrare tutti i comportamenti del pensiero tradizionale che porterà inevitabilmente al genocidio culturale millenario.
Lo strumento del potere è lo smartphone che elabora e trasmette messaggi e linguaggi modificati.

Il Sacro, le religioni non saranno altro che pratiche magiche, usanze che mettono in relazioni mondi diversi, reali ,spirituali e virtuali.

L’essere geneticamente modificato renderà l’ignoto più familiare con conseguenze profetiche incerte.
È in questa fase transitoria che l’arte entra in gioco ai confini della realtà con nuove funzioni simboliche, esteticamente oscene, opere che non saranno mai concluse, non finite, non definite.

 

L’artista sostituito navigherà senza vita in eterno nella rete verso l’ignoto.
Queste riflessioni nascono dalle opere di Gennaro Cilento realizzate circa una ventina di anni fa, una narrativa naufragante, testimoniano la disfatta della coscienza umana per una nuova svolta iconica, per uomini non più liberi.

Gennaro ripeteva spesso che la libertà è la Madre, non la figlia dell’ordine stabilito, la libertà oggi è la figlia della globalizzazione voluta dal potere senza volto che diventa sempre più potente.
La Storia insegna che la libertà, I diritti, la tutela dell’ambiente non sono mai concessi da coloro che detengono la ricchezza e il potere , ma sono sempre ottenute dalla gente comune con lo strumento della disobbedienza civile o con la rivoluzione.

RITORNATE NEI BOSCHI !

 

Antonio Milanese, Comandante Polvere

La memoria rapace bipolare.

La memoria rapace bipolare.

La prima memoria rapace è quella della moltitudine schiavizzata, essa si organizza contro la legittimità della autorità costituita dallo Stato Mafia, e può capovolgere il mondo senza un programma.

La memoria ci rende quello che siamo e guiderà le nostre azioni.

La memoria e rapace di illusioni e fantasie nel popolo di TIK TOK perché, deve essere ridotto all’inerzia politica, all’asservimento e dominio del potere fattore strutturale.

Il popolo di TIK TOK deve limitarsi a osservare e a consumare l’ideologia come merce di mercato del sistema.
Illusioni e fantasie diventano istinto di libertà.

Le illusioni di ricchezza e di abbondanza vengono vendute con una ricarica mensile da 20 €.

L’illusione di libertà agli oppressi, sogni di vittorie ai vinti, e sogni di potere ai poveri.

La società può organizzarsi senza il peso dell’autorità e della sua burocrazia. La gente prenderà atto primo o poi che la ineguaglianza e la povertà si aggraverà in conseguenza della mutazione sociale “l’inferno unisce, il paradiso divide” sotto il dominio dello STATO MAFIA e farà passi avanti verso l’abolizione cambiando l’intero sistema.

Con lucida consapevolezza la memoria sarà rapace, una memoria senza precedenti perché il declino del mercato globale, con una guerra in corso annullerà il potere effettivo degli intellettuali.

Il potere effettivo sarà solo virtuale e pericolosamente debole per preservare l’ordine e la stabilità.
DOPO decenni di precariato e abusivismo sotto il privato e della sua ricchezza accumulata dalla corruzione politica delle sue istituzioni, sarà polverizzata dalla moltitudine affamata.

È in questa situazione che la memoria rapace subentra acquisendo tutte le informazioni comportamentali ed illegittime che porteranno inevitabili rivolte.


 

La poetica provinciale, inutile e noiosa proposta dallo Scarto Culturale di NAPOLI.

Il naufragio artistico sannitico, dimostra una esagerata e replicante, noiosa insistenza che si mette in gioco tra attualità e passato.
Si presentano oggetti le cui forme e immagini approdano dopo una odissea di derive tra la giovanile arte napoletana che diventa più veloce quando si avvicina alla fine di uno stile.
Chi ha proposto le mappine del tempo passato di circa mezzo secolo fa, non ha tenuto conto delle risorse artistiche non utilizzate della nostra città.

Il manufatto pezzente e puzzolente e ridotto in cenere dall’offeso cittadino napoletano è una spettrale evocazione esposta a Venezia mezzo secolo fa.

I nostri luoghi creativi , e innovativi sono stati chiusi da molto tempo pur essendoci validi artisti giovani e Maestri che lavorano da anni al buio, qualcuno espone da Serio, il quale si è munito di candele cinesi per illuminare le opere del passato ed attuali.

Allo stato attuale c’è una sotto classe culturale che sopravvive dello scarto culturale della provincia, personaggi non capaci di linguaggio e non sensibili alla varietà di nuovi e attuali messaggi artistici napoletani.

Si va avanti pianificando forme inutili e replicanti come come il Pulcinella di Acerra.
A tutti gli artisti napoletani ad ottobre abbandonate i pennelli e impugnate AK47.

Antonio Milanese, Comandante Polvere

L’enigma della transizione.

L’enigma della transizione.

 

La forza delle immagini storiche, dei suoi simboli, dei suoni con la presenza dell’armonia della natura: la concezione materialistica della Storia e dei suoi contenuti spirituali.

Pseudo manifestazioni artistiche a Napoli sono carenti di radici storiche, manifestano la dissoluzione della situazione economica sociale del luogo che dovrebbero essere, la circolazione dei saperi orizzontali dell’arte e della loro diffusione.

La forza delle immagini storiche, dei suoi simboli, dei suoni con la presenza dell’armonia della natura: la concezione materialistica della Storia e dei suoi contenuti spirituali.
In ogni luogo, non solo a Mappatella Beach, tutto ciò che è artistico ha in anticipo un significato sociologico, storico, artistico e si manifesta nella sua metamorfosi,  mediante il momento di una forza economica produttrice insieme ad una dottrina teorica scientifica.

Questa forza globalizzante inciderà sui fattori esistenziali, coscienziali, ideali e materiali, la struttura, l’Orrido Abbraccio con una stretta lentamente soffocante porterà una coscienza alternativa per nuovi individui.

Questa forza globalizzante inciderà sui fattori esistenziali, coscienziali, ideali e materiali, la struttura, l’Orrido Abbraccio con una stretta lentamente soffocante porterà una coscienza alternativa per nuovi individui.

Marx disse: “L’uomo crea se stesso facendo la sua Storia”, sviluppa e produce con le sue capacità oggettivamente la natura umana, non in circostanze imposte dal capitale, oggi dalle multinazionali distruttive, ma bensì in circostanze trovate belle e fatte, date e tramandate, vengono spinte dagli Spiriti del passato.
Ritornando a Mappatella Beach, alla sua struttura artificiosa che ha in sé l’ Enigma della Transizione, che non sarebbe altro la capacità economica delle multinazionali, una strategia che agisce durante la transizione o trapasso di una forma dì vita ad un altra.

In questa fase la Moltitudine subisce una RIVOLUZIONE PASSIVA,
il potere dell’ intelligenza artificiale è una realtà che si va affermando e metterà le strutture fondamentali di una nuova società.
Contro questo POTERE costituito c’è solo un campo di battaglia, quella della POLITICA e della e della CULTURA , una guerra di posizione quando le condizioni del futuro la renderanno possibile.

Antonio Milanese, Comandante Polvere.

Dall’impossibile all’irreale!

Dall’impossibile all’irreale!

 

Caro Mimmo, ho seguito la tua grande generosità e onestà nel diffondere l’arte nel sud della Sardegna con tanta disinvoltura e sicurezza, hai reso possibile toccare la superficie di tante esperienze artistiche diverse senza lasciarti coinvolgere.

Per causa Politiche Sociali, l’arte nel Sud della Sardegna è un elemento marginale nella vita contemporanea dei Cagliaritani.
L’arte a Cagliari è stata respinta dalla politica per ignoranza.

Il Politico ha abbandonato l’arte della propria storia in uno stato ancora inarticolato, indefinibile, lontano dai propri bisogni sociali, senza un riferimento, senza un effetto.

Gli stimoli colossali di un Domenico Di CATERINO con salde e profonde radici NAPOLETANE, sono bastati a rendere creativo il popolo artistico cagliaritano.
MIMMO con la Sapienza di un antico filosofo greca ha dimostrato che l’opera d’arte non è solo una visione formale, ma espressione di una sociale.

Ora a causa di una politica priva di Cultura e di Storia, l’individuo perderà la sua creatività e libertà: resterà sotto il gioco dell’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE!

Non basterà nei nostri sogni interpellare gli spettri o gli spiriti del passato. Mimmo ha dato una possibilità in tutti questi anni: dalla realtà alla possibilità.
Ora il Popolo dell’arte si trova a causa del Politico ignorante un percorso obbligato, stiamo passando dall’impossibilità all’irrealtà.

Antonio Milanese, Comandante Polvere, artista e storico docente del Liceo Artistico Filippo Palizzi di Napoli.