In evidenza

Cornetto al cioccolato!

CagliariArtMagazine riparte da qui, da un blog connettivo, dopo numerosi attacchi Hacker, riparte da zero, a tal proposito cominciamo subito:

Cosa ho sognato ieri notte?

D’essere in giro a Cagliari con una mia seconda di quest’anno, con una studentessa che a un certo punto, m’offriva un cornetto al cioccolato, che accettavo e mangiavo.

Col tempo annotandomi i sogni, sto anche codificando gli archetipi, la studentessa in questione, è persona di grande fiducia e affidabilità, nel mondo onirico come in quello reale.

Non mangio cornetti al cioccolato, ma chiaramente il linguaggio dei sogni e fondato su archetipi collettivi da leggere in chiave simbolica:

Cosa vorrebbe dire il cornetto al cioccolato?

Affrontare problemi che richiederanno molto, assorbiranno l’attenzione e necessiteranno di parecchio controllo emotivo.

Altra interpretazione è l’esperienza di alcuni scontri nelle relazioni amorose o tra amici.

Devo rimanere calmo durante questo periodo per evitare grandi lotte e rotture.

Sognare di mangiare cornetto al cioccolato indica un ruolo fondamentale in un importante progetto imminente, necessita restare lucido anche nella foga del momento.

Serve analizzare attentamente ogni strana situazione che può presentarsi durante il giorno.

Non dimenticare di passare un tempo con la tua famiglia.

Non lasciarsi mettere sotto pressione da niente e nessuno.

P.S. CagliariArtMagazine come esisteva prima non esiste più, ora è un blog personale, che si prefigge d’indagare i significati simbolici, alchemici, esoterici e onirici dell’arte contemporanea.

mimmodicaterino@cagliariartmagazine.it

Corbin Shaw solo show in Milan Italy

Yes we can of contemporary arr

artist Corbin Shaw (b. 1998) opening on Friday, 8 November, at Spazio Maiocchi.
The exhibition examines the nuanced identity of Britain in the wake of Brexit through an immersive portrait of a nation caught between fading
grandeur and a fraying sense of belonging—confronting both the historical British landscape and its contemporary political divides.

Sound installation by James Massiah.

Antieurope

Opening: Friday, 8 November 2024, 7–10 PM
On view: 9-11 November, 2–8 PM
Spazio Maiocchi
Via Achille Maiocchi 7
Free entry

photo by Roberto Scala artist

Massimo Kaufmann personale presso la Galleria di Giovanni Bonelli

 

Presso la Galleria di Giovanni Bonelli di Milano si è, inaugurata la mostra personale di Massimo Kaufmann intitolata Meteoropatia

L’esposizione unisce un’installazione che riproduce il Sistema Periodico degli elementi chimici, una sorta di grande mappatura universale, e un’ampia selezione di opere pittoriche realizzate su diversi supporti: tela, tavola, vetro e direttamente sulle pareti della galleria. Con la successione dei diversi dipinti in mostra Massimo Kaufmann offre ai visitatori un percorso di fasi progressive con cui poter interpretare la natura nel suo complesso.

Photo by Roberto Scala base in Milan

Si è aperta  la 19. edizione di ArtVerona con il disvelamento del “red carpet”  firmato dall’artista Ugo Rondinone: the rainbow brick road. L’opera è installata all’ingresso della fiera, nella Sala dei Signori, e sarà visibile fino a domenica 13 ottobre 2024.

Ugo Rondinone è riconosciuto come una delle voci più importanti della sua generazione, un artista che restituisce meditazioni pungenti sulla natura e sulla condizione umana, costruendo un vocabolario formale-organico che fonde una varietà di tradizioni scultoree e pittoriche.

“Per il progetto ho immaginato il tappeto come una ‘strada di mattoni’ di tanti colori diversi – dichiara l’artista – fondendo cosi due archetipi incompatibili: l’arcobaleno e il mattone. Entrambi gli archetipi sono apparsi come leitmotiv nei miei dipinti, sculture, video e installazioni fin dai primi anni ’90 sotto forma di aperture e pareti.

L’archetipo dell’arcobaleno è un simbolo di pace, di uguaglianza e apertura. L’arcobaleno è un ponte tra tutto e tutti. L’archetipo del mattone è un simbolo di chiusura di qualcuno o qualcosa all’interno o all’esterno. Il mattone costruisce muri intorno a sé e al mondo.

Fondendo insieme queste due forze contraddittorie, emerge una terza forza: la Rainbow Brick Road: un fondamento simbolico per i diritti LGBTQIA+ in Italia. Lo stato dei diritti delle persone LGBTQIA+ in Italia è molto al di sotto degli standard degli altri Paesi dell’Europa Occidentale, come ad esempio il mancato riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la mancanza di protezione contro le discriminazioni a livello nazionale per i beni e i servizi, e l’assenza dei diritti genitoriali alle coppie dello stesso sesso, come l’adozione e la fecondazione assistita.”

Il progetto di quest’anno è un nuovo capitolo della commissione annuale per il “red carpet” di ArtVerona, iniziata con quello di Paola Pivi (2021) e proseguita con Stefano Arienti (2022) e Peter Halley (2023). Le due aziende produttrici hanno in comune l’interesse per la sostenibilità e la ricerca all’avanguardia nel campo della produzione di fibre.

L’artista e Aquafil hanno deciso di tagliare l’opera in sezioni più piccole al termine della 19. edizione di ArtVerona e di venderle per promuovere una raccolta fondi. I fondi ricavati saranno devoluti a due organizzazioni no-profit: un’associazione scelta dall’artista che si occupa di garantire i diritti LGBTQIA+ e un’altra scelta da Aquafil: l’associazione Albachiara, che si occupa di combattere la violenza sulle donne. La scelta dei beneficiari sottilmente riflette il quadro concettuale del progetto.

ArtVerona continua nel suo progetto di invitare grandi artisti a creare progetti espositivi ambiziosi, tra questi il “red carpet”. Caratteristica unica di ArtVerona

Photo by Roberto Scala performance inside

One day in Alabama by Roberto Scala artist

L’utilizzazione dell’opera d’arte che esplorare l’estetica emblematica e artistica di Roberto Scala dove tramite la mimetizzazione tra paesaggio landscape e figura umana femminile si mescola in unica entità viene eliminata l’immagine visiva della persona per una privacy pubblicata.

Tecnica mista su carta opaca fotografica con intervento in pittura acrilica 50×70 cm Milano

Oggi conferenza stampa Museo del Design alla triennale di Milano con Stefano Boeri

Il 24 ottobre si è tenuta la rassegna stampa sul museo del design alla triennale di Milano dibattito creativo

Forme mobili è un invito a pensare il movimento come un’azione progettuale. La mostra esplora le relazioni tra corpo e silhouette, gesto e struttura, in un percorso in cui gli oggetti delle collezioni di Triennale sono organizzati in dieci sezioni e in cui i temi scelti rappresentano le costanti del design italiano. Tre nuove aree di ricerca e divulgazione arricchiscono le collezioni: la moda, che in ogni sezione è messa in relazione alle opere del museo per assonanze compositive tra forme, materiali, periodi storici e idee progettuali; la nautica, con disegni e modelli di imbarcazioni, tra ingegno, tecnologia e cultura degli interni; e l’illustrazione e il disegno per riviste e giornali. Il percorso culmina nella Design Platform, spazio dedicato a mostre temporanee di designer contemporanei e a nuove forme, dove si trova una mostra sulla fashion designer Monica Bolzoni.

Photo by Roberto Scala artist

Proposta Fallica, Sadica e Aggressiva.

Proposta Fallica, Sadica e Aggressiva.

Nella antica Grecia ed in altri luoghi e tempi, gli uomini non erano inconsapevoli della funzione naturale del fallo, e riconoscevano di essere preda del forte desiderio sessuale di manifestare con violenza la passione animalesca, oggi la violenza sulle donne è pratica quotidiana.
Nel campo dell’ arte ci sono moltissime raffigurazioni su queste pratiche, molto spesso con esseri mitologici per metà capra e metà uomo.

Artisti greci testimoniavano nelle rituali manifestazioni Dionisiache pagane e religiose enormi falli trasportati in cortei danzanti al suono dolce del flauto del dio Pan. In sul onore venivano costruiti templi e luoghi di culto.

La vitalità del fallo era insaziabile, atti naturali, istintivi e permissivi.

Molte sono le leggende, storie d’amore sublimate e poi narrate nei diffusissimi teatri di personaggi eroici e mitologici , spesso con finali drammatici. Opere famose sono le storie di Euripide, l’Odissea e l’Iliade, Orfeo ed Euridice,  Eracle e Onfale, ecc.

L’oggetto dall’ atteggiamento sensualmente persuasivo, rimanda ad una felicità senza dovere e senza responsabilità è il male dei nostri tempi per le violenze quotidiane che subiscono le donne.

Viviamo la nostra libertà sempre di più in situazioni che provocano un ansia insopportabile perché mancano informazioni Culturali su atti e fatti che subiscono gli individui.
A ragione o a torto l’inconveniente del dubbio criterio, il rapporto tra opera e realtà rischia di rendere ciechi alle sue virtù essenziali ed il fallo si trasforma in un buon esempio di perversione ” stravagante”.

L’opera si presenta sospesa in una eccitazione astratta guidata dal desiderio e dal piacere, sempre disponibile e priva di riguardo nei confronti della bellezza e in genere della forma.

L’oggetto diventa un fenomeno mediatico, e svolge il suo ruolo limitato per scarsa conoscenza culturale, oltre il senso del desiderio non c’è nulla.

La sensualità umana si manifesta in una varietà di forme e procedure pervertite che funzioneranno da antagonismo di fondo.

Antonio Milanese, Comandante Polvere

Gennaro Cilento: mutazione antropologica.

Mutazione Antropologica

 

Le opere di Gennaro Cilento possono sembrare fantasmagoriche, visionarie, ma non lo sono.

Esse rientrano nella pratica sprezzante della simulazione del reale che si manifesta nella palude della psiche dell’essere, e di conseguenza si concretizza nel tessuto sociale e familiare.

 

 

In questo ambito si accumulano emozioni, nuove sensazioni, sconcertanti credenze.

In condizioni estreme nasceranno nuovi valori funzionali, protesi a dissacrare tutti i comportamenti del pensiero tradizionale che porterà inevitabilmente al genocidio culturale millenario.
Lo strumento del potere è lo smartphone che elabora e trasmette messaggi e linguaggi modificati.

Il Sacro, le religioni non saranno altro che pratiche magiche, usanze che mettono in relazioni mondi diversi, reali ,spirituali e virtuali.

L’essere geneticamente modificato renderà l’ignoto più familiare con conseguenze profetiche incerte.
È in questa fase transitoria che l’arte entra in gioco ai confini della realtà con nuove funzioni simboliche, esteticamente oscene, opere che non saranno mai concluse, non finite, non definite.

 

L’artista sostituito navigherà senza vita in eterno nella rete verso l’ignoto.
Queste riflessioni nascono dalle opere di Gennaro Cilento realizzate circa una ventina di anni fa, una narrativa naufragante, testimoniano la disfatta della coscienza umana per una nuova svolta iconica, per uomini non più liberi.

Gennaro ripeteva spesso che la libertà è la Madre, non la figlia dell’ordine stabilito, la libertà oggi è la figlia della globalizzazione voluta dal potere senza volto che diventa sempre più potente.
La Storia insegna che la libertà, I diritti, la tutela dell’ambiente non sono mai concessi da coloro che detengono la ricchezza e il potere , ma sono sempre ottenute dalla gente comune con lo strumento della disobbedienza civile o con la rivoluzione.

RITORNATE NEI BOSCHI !

 

Antonio Milanese, Comandante Polvere

Tubo rotto, acqua e argilla!

Tubo rotto, acqua e argilla!

Ho sognato acqua, tanta acqua, tubature che si rompevano, panetti d’argilla che a contatto con l’acqua sporcavano in giro.

Questo avveniva in uno spazio onirico che non era il mio, ero in uno spazio di cui non ero padrone ma faceva capo alla mia ex moglie, nel sogno non compare, ma avverto la mia presenza, lo spazio era però dentro o adiacente la stazione centrale dei treni.

Nel sogno ho il terrore che la rottura di queste tubature (originata da un bagno) sia addebitato direttamente a me, nel sogno so che questo incidente inficerebbe la nostra relazione, lei non era presente, la sua presenza era nel panico che determinava la sua figura.

Nel sogno stava tornando col padre, contavo i panetti d’argilla, erano tutti aperti, erano quattro, mi chiedevo: perché ha aperto i panetti d’argilla tutti insieme? L’argilla secca e ora con tutta quest’acqua sporcherà tantissimo.

Contenuti archetipici:

Sognare acqua può volere dire: periodo di forti emozioni che non si vuole affrontare.

Sognare una perdita d’acqua:

bloccati in una situazione o in un atteggiamento che trattiene e che impedisce di progredire.

Sognare acqua in casa (infiltrazioni, allagamenti, perdite): Crisi interiore, sentimenti del sognatore potrebbero essere fuori controllo.

La stazione: luogo di passaggio. In alcuni casi, il sogno di una stazione può rappresentare un momento di passaggio nella nostra vita.

Combinazione di emozioni, desideri segreti e possibili situazioni che potrebbero accadere nel prossimo futuro.

Sognare ex moglie: il subconscio impiega tempo a somatizzare la separazione. 

Sognare il suocero defunto: un problema familiare, disaccordi, divergenze e scontri imminenti.

Inciampare su argilla: qualcosa di sgradevole, ma nuove interessanti iniziative.

Pozzanghera in una colata di fango: i piani sono destinati al fallimento

La memoria rapace bipolare.

La memoria rapace bipolare.

La prima memoria rapace è quella della moltitudine schiavizzata, essa si organizza contro la legittimità della autorità costituita dallo Stato Mafia, e può capovolgere il mondo senza un programma.

La memoria ci rende quello che siamo e guiderà le nostre azioni.

La memoria e rapace di illusioni e fantasie nel popolo di TIK TOK perché, deve essere ridotto all’inerzia politica, all’asservimento e dominio del potere fattore strutturale.

Il popolo di TIK TOK deve limitarsi a osservare e a consumare l’ideologia come merce di mercato del sistema.
Illusioni e fantasie diventano istinto di libertà.

Le illusioni di ricchezza e di abbondanza vengono vendute con una ricarica mensile da 20 €.

L’illusione di libertà agli oppressi, sogni di vittorie ai vinti, e sogni di potere ai poveri.

La società può organizzarsi senza il peso dell’autorità e della sua burocrazia. La gente prenderà atto primo o poi che la ineguaglianza e la povertà si aggraverà in conseguenza della mutazione sociale “l’inferno unisce, il paradiso divide” sotto il dominio dello STATO MAFIA e farà passi avanti verso l’abolizione cambiando l’intero sistema.

Con lucida consapevolezza la memoria sarà rapace, una memoria senza precedenti perché il declino del mercato globale, con una guerra in corso annullerà il potere effettivo degli intellettuali.

Il potere effettivo sarà solo virtuale e pericolosamente debole per preservare l’ordine e la stabilità.
DOPO decenni di precariato e abusivismo sotto il privato e della sua ricchezza accumulata dalla corruzione politica delle sue istituzioni, sarà polverizzata dalla moltitudine affamata.

È in questa situazione che la memoria rapace subentra acquisendo tutte le informazioni comportamentali ed illegittime che porteranno inevitabili rivolte.


 

La poetica provinciale, inutile e noiosa proposta dallo Scarto Culturale di NAPOLI.

Il naufragio artistico sannitico, dimostra una esagerata e replicante, noiosa insistenza che si mette in gioco tra attualità e passato.
Si presentano oggetti le cui forme e immagini approdano dopo una odissea di derive tra la giovanile arte napoletana che diventa più veloce quando si avvicina alla fine di uno stile.
Chi ha proposto le mappine del tempo passato di circa mezzo secolo fa, non ha tenuto conto delle risorse artistiche non utilizzate della nostra città.

Il manufatto pezzente e puzzolente e ridotto in cenere dall’offeso cittadino napoletano è una spettrale evocazione esposta a Venezia mezzo secolo fa.

I nostri luoghi creativi , e innovativi sono stati chiusi da molto tempo pur essendoci validi artisti giovani e Maestri che lavorano da anni al buio, qualcuno espone da Serio, il quale si è munito di candele cinesi per illuminare le opere del passato ed attuali.

Allo stato attuale c’è una sotto classe culturale che sopravvive dello scarto culturale della provincia, personaggi non capaci di linguaggio e non sensibili alla varietà di nuovi e attuali messaggi artistici napoletani.

Si va avanti pianificando forme inutili e replicanti come come il Pulcinella di Acerra.
A tutti gli artisti napoletani ad ottobre abbandonate i pennelli e impugnate AK47.

Antonio Milanese, Comandante Polvere