Basilea 2023 : Art Basel, Art Unlimited, Liste, Design Miami/Basel e Fondazione Beyeler

Si è tenuta dal 15 al 18 giugno Art Basel da tutti riconosciuta, a ragione, la più importante Fiera d’arte contemporanea del mondo. L’edizione 2023 è stata la prima guidata dal nuovo CEO Noah Horowitz. 284 tra le più importanti gallerie del mondo si sono date appuntamento a Basilea riuscendo a portare nel tempio della finanza non solo opere dall’incommensurabile valore economico ma riuscendo ad affiancare al fianco dei grandi maestri e gli enfant prodige dell’arte contemporanea degli Artisti più giovani e dalle quotazioni ancora accessibili e con lavori in anticipo sui tempi, almeno sotto certi aspetti.

Impossibile pensare di poter concentrare in un solo giorno la visita alla kermesse svizzera riuscendo a visitare con attenzione tutti gli stand e gli ottimi eventi collaterali, tra cui spicca la mostra alla Fondazione Beyeler che vede esposte le opere dipinte da Jean-Michel Basquiat durante il periodo di residenza a Modena dal Gallerista Emilio Mazzoli nel 1982 e le meravigliose installazioni dell’artista visiva e scultrice di origine colombiana Doris Salcedo, e due per le interessanti fiere collaterali.

Dividere il soggiorno in almeno tre giornate permette di poter visionale con una relativa tranquillità Art Basel e decomprimersi da una full immersion di lavori esposti che, già per se, dopo la visita a un padiglione rende quasi impossibile potersi gustare e apprezzare quelle dell’altro padiglione.

Art Basel che merita una visita imperdibile soprattutto per la sezione Unlimited Projects, una vera e propria riproposizione di quello che può essere la visita a una delle più importanti Biennali d’Arte Contemporanea sparse per il pianeta e dove spicca tra i Lavori esposti l’installazione interattiva di Monica Bonvicini “Never Again” (Galerie Peter Kilchmann, Galerie Krinzinger, Tanya Bonakdar Gallery).

Monica Bonvicini “Never Again”

La video proiezione “Practice” del 2022 di Bruce Nauman ( Konrad Fischer) già Vincitore del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 1999, “Topa” l’installazione neon dell’americano Jason Rhoades.

Jason Rhoades, Topa, 2005

L’irriverente performance “Ménage de la maison” dell’Artista tedesco Olaf Nicolai (Eigen + Art).

Olaf Nicolai, Ménage de la maison, 2022

A far da regina a questa edizione 2023 è stato senza dubbio il Lucio Fontana a ventiquattro tagli proposto da Tornabuoni Arte meta di un continuo peregrinaggio di visitatori in fila per potersi scattare una foto con l’opera sullo sfondo.

Lucio Fontana, Concetto spaziale con 24 tagli, Tornabuoni Arte

Tra l’altro Opera così bella da far passare in secondo piano le altre due tele tagliate, sempre a sfondo rosso, esposte al suo fianco. Fontana che si conferma “artistar 2023” anche per il “Concetto Spaziale” del 1961 proposto da LGDR.

Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1961, LGDR

Tra le tante opere proposte in fiera mi piace soffermarmi su Julius von Bismarck (Sies + Höke Galerie) un artista di cui sentiremo certamente sempre più parlare nei prossimi tempi.

Julius von Bismarck e una foto dell´opera. Courtesy the artist (Alexander Levy -Berlin, Sies + Höke -Düsseldorf)

Le deliziose opere di Matgorzata Mirga-Tas (Foksal), altra artista che dopo la presenza alla Biennale di Venezia 2022 proposta nel Padiglione della Polonia si sta ritagliando sempre maggiori spazi sul palcoscenico internazionale.

Matgorzata Mirga-Tas, Chave Jawle Wasio Thud, 2023, Foksal

Altri lavori degni di menzione sono l’installazione di Ulla von Brandenburg “Mäschen mit Hund” del 2023 (Galerie Art : Concept),

Ulla von Brandenburg Mäschen mit Hund, 2023 – www.galerieartconcept.com

Il dipinto di Juan Araijo “La Tourette II” del 2019 (Stephen Friedman Gallery).

Juan Araijo, La Tourette II, 2019 – Stephen Friedman Gallery

Un incredibile “Homage to the Square” di Josef Alber (Vedovi Gallery).

Josef Albers Vedovi Gallery

La fotografia dell’artista fotografico norvegese Torbjørn Rødland (Standard) che sembra essere un omaggio alla mia terra, la Romagna, recentemente colpita da una tremenda alluvione.

Torbjørn Rødland – Standard (Oslo)

A Design Miami/Basel è impossibile non citare lo stand della Galerie Meubles et Lumières con il letto del 1969 di René Blanchard e la sala da pranzo di Jean-Pierre Laporte.

Lit de René Blanchard
Jean-Pierre Laporte Diabolo

Tra le fiere collaterali mi piace ricordare in particolar modo LISTE con “Whistlers” l’installazione di Tomoko Sauvage che accoglie i visitatori all’ingresso e le opere di Isadora Vogt (Sundy) a farla da padrone.

Tomoko Sauvage – Whistlers

 

Isadora Vogt, Rossfest, 2023

Art Basel si conferma un appuntamento imprescindibile, come faremo a conservare una memoria di questi artisti senza seguirli puntualmente in Fiere ed esposizioni pubbliche/private in personali o collettive, e non resta che augurarsi di poter ammirare tanti dei Bravi artisti esposti/scoperti in Fiera alla prossima Biennale di Venezia 2024.

Roberto Brunelli, collezionista e autore di Anninovanta 1990-2015. Un percorso nell’arte italiana, Gli Ori Editori Contemporanei.