Concetto Pozzati anni 60 Milano da Secci

La galleria Secci propone la retrospettiva di Concetto Pozzati a Milano, che ha inaugurato presso la sede di Via Olmetto 1, il 21 febbraio 2024. La mostra, dal titolo Concetto Pozzati Sessanta, è curata dall’archivio Concetto Pozzati e sarà visitabile fino al 12 aprile 2024.

Si tratta del primo progetto in collaborazione con l’Archivio Concetto Pozzati negli spazi della Galleria ottime opere eccellente artista

Chiara Camoni solo show Hangar Bicocca Pirelli Milano

Chiara Camoni nasce Piacenza, 1974 presenta una sua mostra personale di installazioni, sculture in ceramica e marmo che occupa tutta la sale principale dello spazio. Nuova artista di maggior rilievo della sua generazione.

La sua pratica si estende dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, con particolare attenzione per la ceramica. 

Il suo lavoro si contraddistingue per l’uso di ogget­ti appartenenti al mondo della natura organica e inorganica

Photo by Roberto Scala artist

#Mariopesceafore #Nessuno

 

Mario Pesce a Fore è un organismo artistico militante anti neoliberista
che, vive in associazione reciproca con un altro organismo che è il nuovo ordine globale dell'arte transnazionale dell'Impero globale.
Mario Pesce a Fore è un organismo dentro un altro organismo, un
branco di batteri che vivono dentro un intestino.
Posse come il Pesce a Fore project sopravivendo a questo sistema finiranno con il concepire nuove forme di vita artistica in un sistema dell'arte
parallelo.
La vita non prende il sopravento del globo con la lotta ma mediante
interelazioni, per questo è fondamentale relazionarsi criticamente al
nuovo ordine globale dell'arte.
La convergenza permette agli organismi d'evolvere in forme e di rispondere a sfide ancestrali.
La creatività naturale non conosce confini, la catastrofe è seguita sempre da crescita ed innovazione, dopo il collasso di questo sistema dell'arte una nuova concezione dell'arte legata alla preminenza della comunicazione
artistica su tutto si farà strada.
Il Pesce a Fore Project è attrezzato a resistere all'imminente collasso di questo sistema dell'arte.
Tre miliardi e mezzo d'anni fa nacquero le prime cellule batteriche
autopoietiche con loro ebbe inizio l'evoluzione della vita, cellule che
come gli artisti del Pesce a Fore Project erano vittime che conducevano
una esistenza precaria, l'ambiente mutava di continuo ed i primi batteri
dovevano catturare e conservare energia per vivere.
Il DNA batterico sopravive duplicandosi fedelmente (chi diceva che il
Pesce a Fore Project ricorda troppo Luter Blisset ma è fatto bene bene?) e con una velocità d'esecuzione straordinaria.
I batteri reagiscono ripetutamente a qualsiasi minaccia ed elaborano una grande varietà di strategie d'adattamento, dall'acqua (il pesce) ai
sedimenti e sul terreno (il pesce a fore).
La simbiosi è la forza evolutiva più importante, tutti i sistemi
macrocosmici, l'uomo compreso, sono la prova vivente, tangibile e
palpabile che a lungo andare le pratiche distruttive falliscono,
aggressori come Politi alla fine si autodistruggono lasciando il posto a chi sa cooperare e progredire.
La vita non è solo lotta e competizione, la vita è competizione creativa.
L'evoluzione è un rapporto di cooperazione e coevoluzione sempre più
intricato.
Questo sistema dell'arte non ha capacità rigenerativa, invecchia e muore.

Dal centro storico di Partenope, Tommaso Aniello d'Amalfi.

Group show in Milano Giò Marconi

MOTHERBOY

a cura di Stella Bottai e Gray Wielebinski

23 novembre – 17 febbraio 2024

Artisti: 

Sophia Al Maria; Patrizio Di Massimo; Bracha L. Ettinger; Hadi Falapishi; Jes Fan; Apostolos Georgiou; Allison Katz; Leigh Ledare; Jonathan Lyndon Chase; Gaetano Pesce; Maia Ruth Lee; Jenna Sutela; Gray Wielebinski; Kandis Williams; Bruno Zhum

Martedì – sabato; 11-1;9

GióMARCONI
Via Tadino, 15 – Milano

Photo by Roberto Scala style street art

USA, Cina e Europa a Confronto

La Transizione Energetica Globale: USA, Cina e Europa a Confronto

 

In un mondo sempre più consapevole delle sfide climatiche, la transizione energetica emerge come un punto cardine per il futuro del nostro pianeta.  Ogni continente, con le sue politiche e investimenti, sta delineando un proprio percorso verso un futuro più sostenibile, evidenziando sia le differenze che le similitudini nelle loro strategie ambientali. In questo articolo mettiamo a confronto  Stati Uniti, Cina ed Europa, superpotenze mondiali con percorsi diversi ma paralleli in questo cruciale processo di transizione.

Cina: gigante energetico in cerca di rinnovamento

La Cina si colloca in una posizione unica nel panorama della transizione energetica.

Da un lato, è il maggiore produttore mondiale di gas serra, dall’altro guida gli investimenti globali in questo settore con un imponente stanziamento di 546 miliardi di dollari.

Questo investimento massiccio non è solo una dichiarazione di intenti ma una strategia ben definita che pone la Cina come leader nella produzione di tecnologie per l’energia rinnovabile, specialmente nel campo eolico, solare e nella produzione di veicoli elettrici.

Il paese mira a raggiungere zero emissioni entro il 2060, un obiettivo ambizioso che riflette la sua crescente consapevolezza ambientale.

 

La produzione di energia rinnovabile in Cina sta vivendo una crescita senza precedenti.

Oltre la metà degli impianti eolici e solari globali, così come delle auto elettriche vendute nel mondo, sono prodotti in Cina.

Questa significativa trasformazione industriale si inserisce in un contesto più ampio di riorientamento dell’economia cinese verso settori più sostenibili e tecnologicamente avanzati.

 

Gli Stati Uniti puntano alto: oltre 500 Miliardi per un futuro ecosostenibile

Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno destinato 140 miliardi di dollari per la loro transizione ecologica, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni entro il 2050. Il recente Inflation Reduction Act del 2022 ha stanziato oltre 500 miliardi di dollari per la sicurezza energetica e la transizione, focalizzandosi su batterie e rinnovabili, trasporti green e mobilità elettrica, oltre al raccoglimento e allo stoccaggio del carbonio. Queste mosse indicano una chiara volontà degli Stati Uniti di posizionarsi come leader nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un’economia più sostenibile e resiliente.

 

L’ UE investe per un 2030 all’insegna dell’ecologia

L’ Europa, con un investimento di 180 miliardi di dollari nel 2022, si candida a diventare il primo continente completamente carbon free. Il pacchetto “Fit for 55” dell’UE stabilisce obiettivi ambiziosi per il 2030: un 42,5% di energia da fonti rinnovabili e miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica. Le politiche europee includono inoltre l’introduzione di un meccanismo di tassazione del carbonio sulle importazioni (Cbam) dal 2026 e il divieto di vendita di nuove auto a diesel e benzina dal 2035. Con una spesa totale di 578 miliardi di euro per il clima e tecnologie green nel periodo 2021-2027, pari al 33% del budget complessivo, l’UE dimostra un impegno senza precedenti nella lotta contro il cambiamento climatico.

L’UE è chiamata a tenere il passo

È dunque da sottolineare quanto sia importante l’impegno da parte dell’ Unione Europea in ottica transizione energetica, specialmente in risposta all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti che ha rafforzato ulteriormente il ruolo americano in questo campo. Se l’Europa dovesse rallentare nell’adattamento a questa transizione, infatti, ciò potrebbe risultare in una perdita di competitività.

I Paesi dell’Unione Europea devono continuare ad intensificare gli sforzi e le risorse per l’innovazione e la produzione, onde evitare impatti negativi sull’industria e sulla strategia Europea di crescita. Un potenziale rischio derivante da un’incapacità di seguire opportunamente la strada della transizione energetica a livello Europeo è quello di vedere le imprese trasferirsi negli Stati Uniti, attratte da maggiori incentivi, specialmente nel settore dell’energia solare.

Insomma, è fondamentale per l’Unione Europea non perdere il passo con Cina e Stati Uniti, che sono pienamente impegnati nella corsa allo sviluppo sostenibile e che delineano pertanto un contesto globale in cui rimanere indietro non è un’opzione minimamente percorribile per l’UE.

 

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/transizione-energetica-globale/ 

Argentina la nuova meta dell’arte contemporanea al PAC di Milano

Performance del ghiaccio senza sosta. Esplora l’ARGENTINA sulle tracce dell’arte contemporanea!

22 artisti argentini di diverse generazioni si domandano come sarà il futuro e quali sono le battaglie sociali da combattere, in Argentina e nel resto del mondo, attraverso installazioni site-specific, video, performance, fotografia e pittura.

ArtistiE : duardo Basualdo, Mariana Bellotto, Adriana Bustos, Matias Duville, Leandro Erlich, León Ferrari, Lucio Fontana, Ana Gallardo, Alberto Greco, Jorge Macchi, Liliana Maresca, Marta Minujín, Miguel Rothschild, Adrián Villar Rojas, Cristina Piffer, Liliana Porter, Nicolás Robbio, Graciela Sacco, Alessandra Sanguinetti, Tomás Saraceno, Mariela Scafati, Juan Sorrentino.

Un percorso eterogeneo che cerca anche di raccontare e di far emergere le tante sfumature e le molteplici forme di espressione di un paese che per anni è stato la meta principale delle grandi migrazioni europee. Il titolo, omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore argentino di origini italiane Héctor Bianciotti, rimanda alla dicotomia tra l’inquietante e il luminoso evocata anche nelle opere in mostra, metafora di una storia che il giorno non conosce e che la notte deve raccontare.

Group show presso il PAC di Milano in via Palestro 14

Photo by Roberto Scala

Photo Vogue Festival Milan Italy 16 november 2023

PHOTOVOGUE FESTIVAL | WHAT MAKES US HUMAN?IMAGE IN THE AGE OF A.I. | CONFERENZA STAMPA | giovedì 16 novembre 2023, ore 12.30, BASE Milano

PhotoVogue Festival
WHAT MAKES US HUMAN? IMAGE IN THE AGE OF A.I.
16-19 novembre 2023
BASE Milano
Via Bergognone 34, Milano
Conferenza stampa: 16 novembre 2023, ore 12.30
Conferenza about photo fashion in all the world tolk about bad and new photo for the future
Photo by Roberto Scala