Tirocinio d’ordine!

Tirocinio d’ordine!

Quando sogno e registro il sogno, ho ben chiaro che ci sia qualcosa che si muove intorno, qualche segnale di strada e percorso che non posso non considerare e che, poi, oscilla tra mondi e dimensioni.
Quello che ho sognato stamane, l’ho registrato soltanto perché la sveglia alle sei e trenta, ha interrotto la sequenza e mi ha consentito di focalizzarla.
Ero in uno spazio che sapevo essere un laboratorio didattico, dove si simulavano esperienze, era una stanza da letto con due letti e due guardaroba, io ero nel sogno un docente (come nella vita reale), e i due studenti, due ragazzi stavano simulando come mettere in ordine la stanza prima d’andare a dormire, e tra di loro discutevano, proprio come avviene in laboratorio:
“Io ho un guardaroba di cose tutte uguali tra di loro!”.
Diceva uno dei due ragazzi, quello che aveva un guardaroba di t-shirt gialle.
“Io ho un guardaroba vario!”.
Replicava l’altro studente, che in realtà aveva tutte t-shirt piegate verde militare.
A quel punto intervengo io, che come docente seguivo la situazione, e dico:
“Anche io ho un guardaroba con tutte cose uguali!”.
Simpatizzando con lo studente che aveva tutte magliette con tono giallo piegate nell’armadio, che in buona sostanza sarebbe potuto essere un mio riflesso, a questo punto mi suona la sveglia.
Registro e m’appunto il sogno, come mi sono prefisso di fare per studio, ogni volta che sarò a Cagliari e mi capiterà di sognare, e indago il significato simbolico, algoritmico computazionale di ciò che ho visualizzato: un armadio ben ordinato sarebbe presagio di tranquillità e benessere, il piegare le t-shirt indicherebbe che ho un mio pubblico e chi apprezza il mio lavoro, ma devo essere in forma, l’idea è buona, ma non è detto sia giusta, dovrei focalizzare la salute invece che le sciocchezze.
Serve concentrazione nel quotidiano, valorizzarmi senza correre, nessuno deve mettermi pressione.
La simulazione indicherebbe che sono dinanzi a progetti importanti.
Il verde (“io ho un guardaroba vario”), è legato agli aspetti di crescita, rigenerazione e rinascita fisica, di guarigione, forza e speranza.
Il giallo (“io ho un guardaroba standard”), è luce di coscienza, espansione del sapere, “illuminazioni” che portano oltre la realtà, intuizioni improvvise e insight.
Un sogno con tirocinanti, in posizione di leadership, significa che serve provare di più per adattarsi aii compagni di squadra, più giovani o più recenti.

 

Domenico Di Caterino
Author: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.

Autore: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.