#Mariopesceafore #Nessuno

 

Mario Pesce a Fore è un organismo artistico militante anti neoliberista
che, vive in associazione reciproca con un altro organismo che è il nuovo ordine globale dell'arte transnazionale dell'Impero globale.
Mario Pesce a Fore è un organismo dentro un altro organismo, un
branco di batteri che vivono dentro un intestino.
Posse come il Pesce a Fore project sopravivendo a questo sistema finiranno con il concepire nuove forme di vita artistica in un sistema dell'arte
parallelo.
La vita non prende il sopravento del globo con la lotta ma mediante
interelazioni, per questo è fondamentale relazionarsi criticamente al
nuovo ordine globale dell'arte.
La convergenza permette agli organismi d'evolvere in forme e di rispondere a sfide ancestrali.
La creatività naturale non conosce confini, la catastrofe è seguita sempre da crescita ed innovazione, dopo il collasso di questo sistema dell'arte una nuova concezione dell'arte legata alla preminenza della comunicazione
artistica su tutto si farà strada.
Il Pesce a Fore Project è attrezzato a resistere all'imminente collasso di questo sistema dell'arte.
Tre miliardi e mezzo d'anni fa nacquero le prime cellule batteriche
autopoietiche con loro ebbe inizio l'evoluzione della vita, cellule che
come gli artisti del Pesce a Fore Project erano vittime che conducevano
una esistenza precaria, l'ambiente mutava di continuo ed i primi batteri
dovevano catturare e conservare energia per vivere.
Il DNA batterico sopravive duplicandosi fedelmente (chi diceva che il
Pesce a Fore Project ricorda troppo Luter Blisset ma è fatto bene bene?) e con una velocità d'esecuzione straordinaria.
I batteri reagiscono ripetutamente a qualsiasi minaccia ed elaborano una grande varietà di strategie d'adattamento, dall'acqua (il pesce) ai
sedimenti e sul terreno (il pesce a fore).
La simbiosi è la forza evolutiva più importante, tutti i sistemi
macrocosmici, l'uomo compreso, sono la prova vivente, tangibile e
palpabile che a lungo andare le pratiche distruttive falliscono,
aggressori come Politi alla fine si autodistruggono lasciando il posto a chi sa cooperare e progredire.
La vita non è solo lotta e competizione, la vita è competizione creativa.
L'evoluzione è un rapporto di cooperazione e coevoluzione sempre più
intricato.
Questo sistema dell'arte non ha capacità rigenerativa, invecchia e muore.

Dal centro storico di Partenope, Tommaso Aniello d'Amalfi.

Domenico Di Caterino
Author: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.

Autore: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.