Art Basel, anche questa volta esclude le nuove generazioni selezionando solamente le gallerie prestigiose e furbe che presentano artisti star della politica, ancora nonostante il suo basso prestigio, riceve tantissime critiche, in particolare riguardo alla sua natura di speculazione e business e all’alto costo per le gallerie. Molti artisti, critici e galleristi esprimono preoccupazioni per le vendite non sempre all’altezza delle aspettative e per la difficoltà di emergere in un mercato competitivo e speculativo. Inoltre, la bassezza della fiera e il suo impatto sul mercato dell’arte sono oggetto di speculazione, con alcuni che preferiscono concentrarsi su opere e gallerie più inaffidabili e rischiose. Ancora una volta hanno fatto flop l’arte della borghesia arrichita e aiutata dalle multinazionali farmaceutiche del gas e petrolio.
Arte uguale corruzione